AMON - Divinità Egizia

Rappresenta il dio supremo nella concezione tebana della religione dell’antico Egitto. Il suo nome, Amon, deriva dalla radice imn che ha il senso di «occultare, nascondere». Amon è quindi il « dio nascosto ».

È raffigurato antropomorfico, il capo adorno con la tiara dalle due alte piume ed anche criocefalo (cioè a capo di ariete) nella sua assimilazione amon-solare.

Amon

Già durante la xi dinastia è attestata la sua presenza a Tebe, che diverrà il centro principale del suo culto. Può anche darsi sia stato adorato a Koptos ove la divinità locale, Mm (cfr.), presenta molti punti in comune con Amon. All’origine Amon fu una delle otto divinità primordiali adorate a Hermopolis Magna (cfr.). Durante la xii dinastia assurse al rango di dio su- premo, prendendo il posto del dio guerriero Montu (cfr.). Un suo santuario, risalente al Me. dio Impero, si trova a Karnak, rapidamente soppiantato dalle mastodontiche costruzioni che, in onore della stessa divinità, vennero erette dai sovrani del Nuovo Impero.

Infatti dopo l’espulsione degli Hyksos, ad opera di Ahmosis I, ultimo sovrano della XVII dinastia e fondatore della successiva, l’Egitto inizia una politica di espansione imperialistica estendendo al massimo i pro. pri confini.

Parallelamente all’accrescersi della potenza politica egiziana, aumentarono l’influenza ed il potere di Amon. Il suo sacerdozio occupava le più importanti cariche dello Stato, il Gran Sacerdote era il personaggio più potente dopo il re.

Ebbe culto anche a Hermonthis e nell’isola di Kharga. Nella forma di Amon-Ra, il dio venne adorato anche a Diospolis Parva, Hermonthis e Xais. Particolari benefici al suo culto vennero elargiti dalla regina Hatshepsut, la quale si dichiarò figlia effettiva di Amon. Nel tempio erettole dal suo architetto e favorito Senmut a Deir el Bahri è descritta infatti la visita che il dio Amon fa alla madre della regina rendendola incinta. Il sacerdozio tebano dovette però compiere un’opera di sincretismo per imporre il carattere universale del dio, e lo assimilò all’antico dio solare Ra nella forma di Amon-Ra.

In tal modo si accentuò il carattere eminentemente solare di Amon, pur mantenendo una connessione col dio della fecondità Mm, adorato a Koptos. Infatti Mm a Tebe è definito Amon-Ra Kamutef ( toro di sua madre »).

Le due divinità, Amon e Mim, sono perfettamente identiche sotto questo aspetto: itifalliche, coronate con la duplice piuma e col braccio sollevato sostenente il flagellum, ma mentre il carattere di Amon è sostanzialmente solare, Mm è considerato invece come il patrono della luna. Contro Amon e il suo clero si accanì il Faraone scismatico Amenhotep IV, instauratore del culto naturalistico di Aton (cfr).

Alla morte del sovrano il clero di Amon, che aveva continuato a esistere segretamente, passò alla riscossa ripristinando il vecchio culto. Amon ebbe una sua barca processionale detta User-hat. In epoca greca venne identificato a Giove. Il più famoso episodio storico che si riallacci a ciò è quello di Alessandro Magno proclamato figlio di Amon-Zeus dall’Oracolo dell’Oasi di Siwa.