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Champollion: i geroglifici svelati
Gli antichi egizi mummificarono milioni di ibis
Nell'Antico Egitto, milioni di malcapitati ibis venivano mummificati e nutriti per l'aldilà. Questa attività ha probabilmente portato all'estinzione della specie. Scoperta la più antica testimonianza dell'uso degli antichi Egizi di sacrificare e riempire di cibo questi uccelli affinché dopo la morte facessero da messaggeri presso gli dei.
La biblioteca di Alessandria d'Egitto
Biblioteca di Alessandria d'Egitto [La pianta di Alessandria d'Egitto - Allineamento]: biblioteca dell'antichità presso la quale era conservata la più vasta collezione di libri del mondo antico. Fondata da Tolomeo I Sotere, sovrano d'Egitto, nella città di Alessandria, fu ampliata dal figlio Tolomeo II Filadelfo agli inizi del III secolo a.C. Ambizione del progetto era radunare qui tutte le opere scritte dall’umanità sino ad allora.
Giochi e passatempi dell'antico Egitto
La civiltà egizia conosceva numerose forme di divertimento. Osservando i dipinti parietali delle sepolture si nota che i nobili amavano banchettare intrattenendosi con musica e spettacoli di danza ed esercizi acrobatici.
Strumenti di misura dell'antico Egitto
Come scrive Erodoto sembra che i primi geometri furono gli agrimensori egiziani, che per necessità puramente pratiche, misuravano e dividevano le superfici dei campi, calcolavano le varie proporzioni dei terreni e attraverso paletti conficcati nel suolo sui quali tendevano delle corde annodate tra loro tracciavano delle rette sul terreno. Per questo motivo proprio i Greci chiamarono questi antichi geometri “arpedonapti” (annodatori / tenditore di funi).
L'esercito del faraone
Il faraone era considerato il protettore dell'Egitto e nelle operazioni militari a capo dell'esercito che nei tempi più antichi era costituito principalmente da soldati arruolati localmente nelle varie regioni dell'impero egizio. Il sovrano aveva un gruppo di guardie personali composto da guerrieri selezionati sia tra la popolazione egiziana che tra quella nubiana.
Tessuti e moda nell'antico Egitto
Reperti archeologici, statue, pitture tombali e antichi scritti permettono di seguire, lungo un arco di tremila anni, l’evoluzione degli abiti degli antichi egiziani. La lavorazione dei tessuti risale agli albori della civiltà egizia infatti un vaso datato 5000 a.C. proveniente dal Fayoum conteneva dei semi di lino ricoperti da un piccolo brandello di lino grezzo. Dai tessuti ritrovati nelle sepolture si deduce che il lino era la stoffa più utilizzata per realizzare abiti, bende per avvolgere le mummie, cinture, tappeti, tuniche o coperte.
Le mummie di animali dell'antico Egitto
National Geographic Italia - Novembre 2009 Nel 1888, scavando nella sabbia vicino al villaggio di Istabl Antar, un contadino egiziano scoprì per caso una grande fossa comune. La fossa non conteneva resti umani, bensì un numero strabiliante di corpi di felini, gatti mummificati e sepolti da migliaia di anni. “Non qualche esemplare sparso”, riferì l'English Illustrated Magazine, "ma decine, centinaia, anzi centinaia di migliaia di felini … ".
Artigiani e operai nel regno dei faraoni
Una delle credenze più persistenti riguardo la civiltà dell'Antico Egitto è quella che le piramidi o le tombe della Valle dei Re fossero state realizzate sfruttando la manodopera degli schiavi. Nella lunga storia egizia ci sono prove dell'esistenza della schiavitù, uomini e donne in gran parte provenienti dai paesi dell'Asia o dalle regioni egiziane confinanti con il Sudan erano fatti prigionieri durante le guerre, potevano diventare servitori dei sovrani, di facoltosi privati, impiegati in umili lavori all'interno dei templi o nelle proprietà degli ufficiali di alto rango.
La pietra di Palermo, 700 anni di storia dall'Antico Egitto
Nel Museo Archeologico A. Salinas di Palermo dal 1877 è conservato il più grande frammento di una preziosa stele in diorite nera. Questa stele, nota come “Stele di Palermo” è purtroppo stata ritrovata divisa in sette parti più piccole oggi conservate al Museo del Cairo e nel Museo Petrie di Londra.
Il culto del dio egizio Bes in Sardegna
Durante un'intensa mareggiata nel 1930 lungo il litorale sardo, precisamente a Chia una piccola località di mare in provincia di Cagliari, vennero alla luce alcune antiche tombe ed un insediamento urbano. Il sito fu preso subito in esame sperando di trovare in quel luogo la città di Bithia uno dei più antichi centri fenicio-punici della Sardegna.
I papiri dell'Archivio di Zenone
Dall'Egitto ci sono pervenuti interessanti documenti greci spesso ritrovati in modo occasionale o curioso. Furono trovati preziosi documenti in enormi depositi di detriti localmente chiamati Kiman, luoghi che venivano frequentemente perlustrati dai contadini in cerca di terriccio fertile da distribuire nei campi, questo terreno era chiamato in arabo Sebbakh e spesso veniva estratto nei dintorni dei resti di insediamenti urbani antichi.
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