Arte egizia del Medio Regno

Il cosiddetto "primo periodo intermedio" (dalla VII alla X dinastia) rappresentò un'epoca di generale confusione e anarchia; si tentò di tenere in vita le tradizioni artistiche dell'Antico Regno, ma, fino al momento in cui i potenti signori di Tebe riunirono nuovamente il paese, le manifestazioni del gusto estetico e decorativo non eguagliarono il vigore del periodo precedente. Mentuhotep II, faraone dell'XI dinastia che regnò dal 2061 al 2010 a.C., fu il primo sovrano del Medio Regno unito; promosse un nuovo stile nei monumenti funerari, in parte ispirato ai complessi piramidali dell’Antico Regno. Nella valle sulla riva sinistra del Nilo, a Tebe, fece costruire una serie di templi disposti lungo la strada lastricata che conduceva a un santuario; quest’ultimo era posto su una piattaforma scavata nel fianco della montagna e recava scolpita sui suoi muri l’immagine del faraone in compagnia degli dei.

Arte Egizia nel Medio Regno

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L'architettura del Medio Regno non è degnamente rappresentata dagli esempi conservati. Notevole è solo un piccolo edificio, risalente al periodo di Sesostri I (che regnò dal 1962 al 1928 a.C.) della XII dinastia, venuto alla luce fra i templi di Karnak. Si tratta di una sorta di cappella, corrispondente a una stazione della processione del battello sacro: la sua struttura cubica, realizzata con un sistema complesso di pilastri e architravi, è caratterizzata da purezza di linee e proporzioni armoniose. Alcune parti sono decorate da fini rilievi con immagini del re e delle divinità.

Nella scultura del Medio Regno viene spesso riconosciuta un'inedita tendenza realistica. Se le prime opere di questo periodo imitavano ancora da vicino lo stile dell'Antico Regno, nell’intento di ripristinare le antiche tradizioni, la scultura della XII dinastia rivela un certo interesse nei confronti della realtà. Le statue ben caratterizzate dei faraoni Amenemhet III e Sesostri III sono molto differenti da quelle dei loro predecessori, idealizzate e in tutto assimilabili alle astratte rappresentazioni delle divinità. Ora, il viso dei personaggi ritratti esprime la loro indole e la loro determinazione, e al di sotto delle superfici levigate si intuisce una struttura anatomica particolare, che produce un effetto di verosimiglianza del tutto nuovo nell'arte egizia.

L'abitudine, diffusa tra i funzionari del faraone, di costruire monumenti funerari nei centri delle regioni da essi controllate, piuttosto che nella capitale del regno, perdurò a lungo. Alcune di queste tombe furono ornate da rilievi simili a quelli di Assuan, mentre nel Medio Egitto molte furono semplicemente affrescate, a opera di artigiani locali che tentavano di uniformarsi agli stili ufficiali. Vi compaiono talora nuovi motivi pittorici, ma in genere la scelta dei soggetti e lo stile sono ispirati ai modelli più antichi. Dipinte erano anche le decorazioni dei sarcofagi rettangolari in legno caratteristici di quest'epoca.

Risalgono al Medio Regno oggetti preziosi e raffinati, tra i quali spiccano i gioielli realizzati con metalli preziosi e intarsiati con pietre policrome. La terracotta invetriata conobbe largo impiego nella produzione di amuleti e figurine.