La Valle dei Re - Storia e scoperta

Testi tratti dall’ottimo libro di Christian Jacq: LA VALLE DEI RE - Storia e scoperta di una dimora eterna. Edizioni: Oscar Saggi Mondatori.

"La Valle dei re. Il suo solo nome ci proietta nel sogno!" scrive Howard Carter [Il grande egittologo Howard Carter], lo scopritore della tomba di Tutankhamon [vedi anche Destini Incrociati - Carter e Carnavon]. "Tra tutte le meraviglie dell'Egitto, non ce n'è una che colpisca altrettanto l'immaginazione. Qui, lontano dal frastuono della vita, in questa valle desertica, dominata dalla "cima" come da una piramide naturale, giacciono una trentina di re." Sulla Valle dei re, il sito più famoso e più visitato dell'Egitto faraonico, aleggia ancora un'ombra di mistero, e numerosi rimangono gli enigmi che la riguardano.

Introduzione

Le scoperte delle tombe si susseguirono in una vera e propria epopea, che merita di essere raccontata; avventurieri, cacciatori di tesori ed eruditi a vario titolo hanno costruito su di essa la loro fama, di solito animati da una passione che solo un luogo tanto affascinante può ispirare. Nel corso di quest'opera incontreremo personalità straordinarie che dedicarono alla Valle gli anni più importanti della loro esistenza, consacrandoli alla ricerca dei segreti del re d'Egitto. Che colpi di scena, che speranze folli, che delusioni, che gioie indescrivibili! Scavare, ritrovare il corpo di un faraone che grazie alle fonti scritte e agli oggetti era già più o meno conosciuto, seguire le orme di un fantasma che d'un tratto diviene realtà, incidere un suolo antico per penetrare in una tomba forse inviolata da millenni, contemplare pitture e rilievi di ineffabile bellezza, scorrere testi che consegnano la chiave della resurrezione... Quante emozioni ha vissuto la Valle, e quante ne ha regalate?

Durante cinque secoli e tre dinastie — la XVIII, XIX e XX, dal 1552 al 1069 a.C. — la Valle offrì ospitalità alle mummie dei sovrani e di qualche dignitario ammesso a dimorare per sempre a fianco di quei monarchi che lasciarono la loro impronta sull'età gloriosa della storia egiziana conosciuta, secondo una definizione della storiografia prussiana del XIX secolo, con il nome di "Nuovo Regno". Durante quest'epoca, l'Egitto e un paese ricco e potente, faro delle civiltà mediterranee e centro di una spiritualità luminosa. Narrare la storia degli scavi e dei loro artefici ci permetterà di evocare brevemente I regni e le personalità dei re che elessero Tebe a loro capitale e la Valle a loro dimora eterna.

I miei pellegrinaggi alla Valle ormai non si contano più, e ogni viaggio prelude a un incontro più intenso, più profondo. Più la si conosce, più la si studia, e più il suo fascino ci avvince. Nessuna delle sue albe, nessuno dei suoi crepuscoli si assomigliano, né potrebbero lasciare indifferenti. Le sue pietre videro i funerali dei Thutmosi, degli Amenhotep e dei Ramses, e i suoi aridi versanti custodiscono la memoria di quel misterioso istante in cui le loro anime tornarono alla luce dalla quale venivano. Ogni tomba possiede il suo fascino unico, i suoi colori, il suo profumo d'aldilà, il suo messaggio. A ogni passo ci si avvicina alla divinità severa e dolce che protegge la vallata, a questa dea del silenzio che permette di udire la grande voce degli antichi.

In questo scorcio di millennio, in cui la Valle dei re, a dispetto e tuttavia anche a causa della sua fama, rischia di scomparire, in quest'ora nella quale la celebre tomba di Tutankhamon [La tomba di Tutankamon (parete nord)] e quelle di tanti altri scivolano in un degrado irrimediabile, avremo noi la volontà di salvarla?

La Valle rappresenta una pagina essenziale della storia e della spiritualità, scolpita nella pietra e nutrita di riti che nei bassorilievi continuano a essere celebrati ancona oggi davanti ai nostri occhi e in nostra assenza. Al cuore di questa "venerabile necropoli dei milioni d'anni di Faraone”, sorride la dea dell'Occidente, che accogliente e serena spalanca le vie luminose dell'eternità.

Per gli egiziani la morte non esiste; la Valle dunque non è un luogo di morte, ma un canto di resurrezione, un inno alla luce, al sole che sprofonda nelle tenebre e dopo averle vinte rinasce. E così le l'avventura della Valle: una perpetua rinascita.

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