Lettera a presidente egiziano Mubarak

Dal blog http://miryammarino.blogspot.com
L'EGITTO OSTACOLA LA GAZA FREEDOM MARCH - LETTERA APERTA AL PRESIDENTE MUBARAK DALLA GAZA FREEDOM MARCH - 26 dicembre 2009
Egregio Presidente Mubarak: Noi, che rappresentiamo 1.362 persone che arriveranno al Cairo per partecipare alla Gaza Freedom March (Marcia della Libertà di Gaza), ci appelliamo agli Egiziani e alla Sua reputazione di ospitalità.Siamo pacifisti. Non siamo venuti in Egitto per creare problemi o provocare contrasti.

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Archivi d'Egitto digitalizzati da IBM

La tecnologia Ibm a servizio della cultura egiziana. Il governo de Il Cairo ha inaugurato un progetto nazionale per la documentazione digitale degli Archivi Nazionali dell’Egitto (Nae) basato su tecnologia Ibm che ha portato alla creazione di uno dei più grandi archivi digitali del mondo, con oltre venticinque milioni di record che rappresentano più di novanta milioni di documenti.

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Gaza un anno dopo l'aggressione israeliana

(di Safwat al-Kahlout) GAZA - A un anno di distanza, per Mohammed Awaja, 45 anni, ex impiegato dell'Anp, l'operazione Piombo Fuso non è ancora finita. Nei combattimenti di un anno fa nella Striscia di Gaza ha avuto un figlio ucciso, Ibrahim, e la casa distrutta. Con il cessate il fuoco è stato alloggiato in una tenda: ma la speranza di passare in una casa in affitto è rimasta irrealizzata per mancanza di fondi. Lo troviamo dunque ancora sotto una tenda vecchia e due nuove, dove si accinge ad affrontare con la famiglia le intemperie dell'inverno.

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Altro infame muro anti palestinese

L'Egitto ha iniziato la costruzione di un muro in acciaio al confine con la Striscia di Gaza: una volta terminata, la cinta di separazione sarà lunga 11 chilometri - scrive la Bbc online - e avrà una profondità sotterranea di oltre 18 metri, questo per evitare la perforazione di tunnel per il contrabbando, principalmente di armi, da parte dei palestinesi.

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Egitto, dal collasso sociale alla città dei morti

Un milione e mezzo di abitanti vive nel cimitero della capitale egiziana: il collasso sociale vissuto negli ultimi decenni in Egitto ha spinto un milione e mezzo di cittadini ad andare ad abitare nei cimiteri. Così, tra le poche automobili e lo schiamazzo dei bambini, è nata la “Città dei morti”, il solo luogo vivibile per i ceti bassi. Qui, rispetto i nostri cimiteri, regna una calma non consona. Tra Bab el-Nasr e Darrasa come confini a nord, la cittadella e le pendici della montagna Moqattam a sud, la vita scorre normale nelle cappelle che ospitano tombe. Il cimitero continua ad essere tale, ma gode di un'insolita e piacevole vitalità.

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Gheddafi mediatore tra Egitto ed Algeria

24/11/09 - Il leader libico Muammar Gheddafi interverrà come mediatore per mettere fine alla crisi diplomatica fra Il Cairo e Algeri, intorno alla qualificazione per i mondiali di calcio in Sudafrica. Lo scrive l'agenzia di stampa ufficiale libica Jana.

La Guida della Rivoluzione, presidente dell'Unione Africana, lavorerà per colmare il fossato che si è creato fra l'Egitto e l'Algeria dopo il recente match calcistico per la selezione" spiega la Jana. L'intervento del colonnello Muammar Gheddafi, precisa l'agenzia, avviene dietro richiesta del segretario generale della Lega Araba Amr Moussa.

La tensione fra Egitto e Algeria non ha smesso di montare nel corso delle ultime settimane. Tutto era cominciato con una sassaiola contro il pullman che accompagnava la nazionale di calcio algerina al Cairo, una decina di giorni fa, e i successivi scontri fra tifoserie mercoledì scorso nella capitale sudanese Khartoum, dove i 'Verdi' algerini hanno sconfitto per 1 a 0 i 'Faraoni' egiziani qualificandosi per i mondiali del prossimo giugno.

L'Egitto ha convocato l'ambasciatore algerino al Cairo già due volte e ha richiamato giovedì il suo rappresentante diplomatico ad Algeri. Venerdì una manifestazione davanti all'ambasciata algerina al Cairo ha scatenato violenti scontri, in cui sono rimaste ferite 35 persone fra cui 11 poliziotti

Premier cinese a Sharm el Sheikh

SHARM EL-SHEIKH, Egitto - Il premier cinese Wen Jiabao ha offerto oggi all'Africa 10 miliardi di dollari in prestiti agevolati nei prossimi tre anni, dicendo che la Cina è un "amica vera e fidata" del continente e della sua popolazione. L'aiuto offerto è il doppio di quanto annunciato dal presidente Hu Jintao nell'ultimo summit a Pechino nel 2006, con la Cina che vuole rendere più stretta una relazione che dal punto di vista politico va avanti da decenni e che ora è in una fase di espansione esplosiva sul fronte economico, per il disagio dell'Occidente.

"Il sostegno della Cina allo sviluppo dell'Africa è reale e solido e, nel futuro, non importa quali turbolenze interesseranno il mondo, la nostra amicizia per il popolo dell'Africa non cambierà", ha detto a un vertice nella località turistica egiziana di Sharm el-Sheikh.

Oltre ai prestiti, Wen ha detto che la Cina aiuterà l'Africa a sviluppare energia pulita e a far fronte ai cambiamenti climatici, incoraggerà le istituzioni finanziarie cinesi a fornire credito alle aziende africane più piccole e ad allargare l'accesso al mercato per i prodotti africani.

Il premier cinese ha anche fatto appello per maggiori aiuti internazionali al continente.

Il fiorire di legami commerciali ed economici hanno provocato le critiche dell'Occidente secondo cui Pechino sarebbe solamente interessata alle risorse naturali africane, mentre i commentatori cinesi rispondono che gli invidiosi europei trattano ancora il continente come una colonia.

Le relazioni amichevoli della Cina con l'Africa risalgono agli anni 50, quando Pechino sostenne i movimenti di liberazione contro i governi coloniali.

I rapporti commerciali sono cresciuti in modo esponenziale nei decenni scorsi, guidati dalle "fame" della Cina per le risorse naturali necessarie ad alimentare il suo boom economico e la richiesta africana di prodotti cinesi a basso costo.

di Ben Blanchard e Cynthia Johnston (Reuters)


Il 7 novembre, ora locale al Cairo, il premier cinese Wen Jiabao in visita in Egitto, e il premier egiziano Ahmed Mahmoud Mohamed Nazef, hanno partecipato all'inaugurazione della zona di cooperazione commerciale a Suez.

Tre anni fa, la parte cinese ha promosso otto provvedimenti politici per la cooperazione con l'Africa, tra cui la costruzione da 3 a 5 zone di cooperazione commerciale all'estero. La zona di cooperazione commerciale a Suez è una di queste.

Radio Cina Internazionale: http://italian.cri.cn/index.htm